Blog del 25 gennaio Il mio mattinale delle ore 11

“Madre d’Italia, le parole sono pietre!”

 Blog del 25 gennaio   Il mio mattinale delle ore 11

“Madre d’Italia, le parole sono pietre!”

Gentile Madre  d’Italia, pur non avendo nessun titolo ed incapace di fornire referenze qualificanti, essendo solo un uomo senza qualità ma in grado di esprimere il proprio parere, ecco cosa penso delle Sue esternazioni in merito agli articoli apparsi su La Repubblica; "ogni parola che proferiamo è un Segno, lo stesso ha sempre un Significato (Ferdinand de Saussure), per il alcuni il segno è neutro per altri il Segno  costruisce il Mito (Roland Barthes); il Mito oggi è imperante in quanto gli strumenti della sua diffusione sono alla portata di tutti. Ma veniamo Presidente alle Sue parole.

Umberto Eco aveva le idee chiare, avere un nemico è necessario ;“ il medium è il messaggio” (Mc Luhan)  basta sparare il messaggio  in  faccia al nemico da un canale televisivo o da un giornale amico. La Madre  d’Italia,  lancia il messaggio forte e chiaro ai sui “arditi”, a lei interessa solo l’attacco: cruento,  violento  ed urlato. Ma perché  è importante avere un nemico? Le parole di Umberto  Eco

“Avere un nemico è importante non solo per definire la nostra identità ma anche per procurarci un ostacolo rispetto al quale misurare il nostro sistema di valori e mostrare, nell'affrontarlo, il valore nostro. Pertanto quando il nemico non ci sia, occorre costruirlo. …………….Ed ecco che questa sera non ci interessa tanto il fenomeno quasi naturale di individuazione di un nemico che ci minaccia, quanto il processo di produzione e demonizzazione del nemico……. Tuttavia sin dall'inizio vengono costruiti come nemici non tanto i diversi che ci minacciano direttamente, bensì coloro che qualcuno ha interesse a rappresentare come minacciosi anche se non ci minacciano direttamente, così che non tanto la loro minacciosità ne faccia risaltare la diversità, ma la loro diversità diventi segno di minacciosità”

Il nemico di giornata della destra italiana  é l’unico giornale  progressista a grande diffusione: La Repubblica; non certo perché il suo editore sia di sinistra, ma solo perché i giornalisti del quotidiano appartengono ancora alla vecchia gestione De Benedetti ( lui sì era di sinistra). 

Ma la storia Patria cosa ci insegna? Attenti agli Arditi!

La sede dell’Avanti  venne devastata  A.D. 1919, “gli arditi distrussero i macchinari e incendiarono i locali. Dopo aver asportato l'insegna di legno del giornale  e ritmando "L'Avanti! non è più", i manifestanti ritornarono in piazza del Duomo e la colonna si sciolse. Alcuni cimeli frutto del saccheggio della redazione del quotidiano socialista furono lo stesso giorno portati in dono a Mussolini presso la sede de "Il Popolo d'Italia” Intervistato pochi giorni dopo da Il Giornale d'Italia  Mussolini attribuì l'iniziativa dell'azione squadristica agli arditi e ai futuristi, ma se ne assunse comunque, a nome dei fascisti, la responsabilità morale.” (copia originale da WikipediA) 

Franco Vitale

Scritto di mia mano