IL PONTE SULLO STRETTO
GLI INDUSTRIALI DEL FICODINDIA
Ci sarà pure un modo per raccontare questa storia! Una storia che inizia a Messina nel 1968: “questo Ponte si deve fare!”circa 60 anni di studi, pareri, progetti, partenze, chiusure e ripartenze. Il presidente di Federlogistica Luigi Merlo, oggi ci informa che una nave da crociera è alta intorno ai 70 metri, il ponte fuori tutto sarà di 72 metri ( lo segnala Pietro Ciucci A.D. della società Ponte dello Stretto) le navi da crociera non passeranno più da Messina, il rischio non vale la pena, non fremeranno a Taormina, non sosteranno a Catania e Siracusa, tutte le rotte saranno dirottate ad ovest verso il Mediterraneo; ma non finisce così, le Portacontainers alte 65 metri troveranno un ponte che a pieno carico cederà almeno di 10 centimetri, anche in questo caso in quel giorno non si passa, per concludere la campata unica limita il traffico solo nel punto centrale, si passerà una nave per volta, i porti commerciali di Gioia Tauro ed Augusta avranno tempi di attesa imprevedibili.
Ma perché questa storia che racconto, presa dalla cronaca dei giornali mi richiama alla mente altre storie: una commedia famosa di teatro brillante alla quale ho assistito anni fa : Massimo Simili la scrisse ai primi degli anni 60 prendendo lo spunto da un fatto di cronaca “Gli Industriali del Ficodindia”si narra in modo satirico di una geniale idea truffaldina: fare tessuti con le pale di ficodindia, gli industriali-truffatori ottengono ed incassano considerevoli finanziamenti dalla nota Cassa del Mezzogiorno, per poi fuggire con il ricavato senza realizzare nulla di nulla. Ecco la notizia: la riportano ormai tutti i siti online “il ponte di Messina e certamente basso per consentire il passaggio delle nuove navi da trasposto e da crociera”
Gli Industrali del Ficodindia ancora una volta hanno colpito, si stimano costi sostenuti ad oggi per 300 milioni di euro. Definire gli interpreti di questa vicenda con l’etichetta “ Industriali del Ficodindia” trova anche degli illustri antenati il mitico eroe della seconda guerra mondiale, eletto al parlamento, Duranne De la Penne definì nel 1967 in un intervento parlamentare “certi signori, in Sicilia, industriali del ficodindia” e la storia continua!
Ne sentiremo ancora parlare, non solo dell’altezza del ponte: parleremo dei terremoti, la garanzia della costruzione del ponte al grado 7.5 del 1908, non è più sufficiente nell’ipotesi di un nuovo catastrofico terremoto; parleremo delle cave in Calabria dove saranno depositati i rifiuti degli scavi, l’Antimafia è già a conoscenza dei proprietari dei terreni individuati.......; parleremo dei piloni, lato Messina, sorgeranno su un area definita Riserva Naturale Protetta costituta dalla Regione Siciliana nel 2001, estesa per circa 70 ettari (ora non c’è più nulla da proteggere.......?); sloggeranno dalle loro case e dal loro lavoro senza alcun avviso, e ne parleremo, circa 300 famiglie tra Messina e Villa San Giovanni, oltre a decine di attività imprenditoriali tra turistiche e commerciali.
Non mi sembrano di poco conto gli argomenti di cui parleremo nei prossimi mesi, e da quello che vedo e che sento già esiste un forte aggregazione sociale che si definisce Noponte, anche di questo movimento di popolo ne sentiremo parlare.
Franco Vitale
Scritto di sua mano