Blog del 18 gennaio: Don Gennaro! Antifascismo & Anticomunismo: che Palle!
Caro Don Gennaro, il botta e risposta con Repubblica apre un serio dibattito sulla sostanza di tanto parlare. Ecco il mio parere, essendo un uomo senza qualità non ho pregiudizi né pareri sospesi, osservo i fatti ed esprimo ciò che penso.
Don Gennaro è corretta la sua rabbia quando le chiedono se è antifascista: l’antifascismo e finito il giorno dopo la promulgazione della nuova Costituzione; i principi che sancisce sono ispirati, dai 500 saggi che l’anno vergata, solo a principi antifascisti. Il comunismo storicamente, cessa con il crollo del muro di Berlino e con il collasso dell’Unione Sovietica, questa come asserisce nel suo trattato Francis Fukuyama è “la fine della storia”. Di comunismo nella Cina di oggi non c’è nulla, così come a Cuba o nella Corea del Nord.
In sintesi il fascismo, storicamente, non è più replicabile in Italia perché collassato assieme al suo fondatore, il nazismo in Germania ha fatto la stessa fine del fascismo in Italia, il comunismo planetario è defunto assieme all’Unione Sovietica.
L’analisi storica moderna ha preso le distanze da Gianbattista Vico “corsi e ricorsi storici” concetto ormai superato, come ha scritto Benedetto Croce la storiografia moderna ha origine da “un’attenta osservazione dei fatti del presente e dalla coscienza del tempo attuale, nulla di umano è eterno, la storia è sempre storia contemporanea”
Allora quel migliaio di signori in abito nero che scimmiottavano il saluto romano ad Acca Larentia cosa facevano? Folklore! Come oggi i gladiatori davanti al Colosseo, o i figuranti in abiti dell’antica Roma del 21 aprile per il Natale di Roma, o al raduno annuale dei sosia di Ernest Hemingway nell’isola di Key West. Replicanti di un passato ormai sepolto che la storia non potrà mai più restituire.
Caro Don Gennaro se la fanno innervosire con la “Cancel Culture” potrà sempre rispondere ai giornalisti invadenti che non parla inglese.
La saluto con simpatia ricordando le parole di Thomas Mann “in un'epoca di desolato disordine e assenza di senso"
Franco Vitale
Scritto di mia mano