Blog del 2 marzo SI CHIAMA CATENA DI COMANDO E IL PRIMO ANELLO E' POLITICO

Pubblicato il 2 marzo 2024 alle ore 14:20

E’ semplicemente inutile cercare un dialogo logico con gli attuali sodali della destra-destra, i simpatizzanti di questa parte politica hanno forzatamente chiuso i loro cervelli a qualsiasi ragionamento che abbia a che fare con i fatti attuali di violenza.

I ragazzini recentemente bastonati a Pisa sono l’ultimo frutto di questa nuova teoria sociale, è stato semplice cacciare l’ufficiale della mobile, ma sappiamo bene che non funziona così, se volete ogni ordine è soggetto ad una catena di comando, del fatto di cui parliamo, il responsabile della carica dei poliziotti è: il Questore, a sua volta comandato dal Capo della Polizia, a sua volta comandato da Sua Eccellenza il  Ministro degli Interni. Ovvero ordinava la carica sul campo chi portava la fascia tricolore e lo ordinava con  uno squillo di tromba!!!! Ricordo uno scritto del professore Veronesi, il noto oncologo, che si trovò a vivere un fatto analogo: così lo descrive sono parole sue “In una giornata d’autunno del 1956 mi trovavo a passare a piedi per la piazza Missori di Milano, nota per il monumento con il cavallo «stanco». Intorno alla vecchia sede del ginnasio-liceo Beccaria c’era subbuglio: gli studenti manifestavano la loro solidarietà per la rivolta del  popolo ungherese schiacciata dai carri armati sovietici, e  un plotone di polizia li fronteggiava, capeggiato da un funzionario con la fascia tricolore e con la tromba a tracolla: La tromba non suonò, la carica non ci fu. Da una parte c’erano i ragazzi con la bandierina ungherese sul risvolto del montgomery, dall’altra la polizia. Non c’era ragione di manganellare i ragazzi, non c’era ragione  di tirare sassi a chi stava facendo un lavoro”. L’attenzione del  Professore Veronesi, egli racconta, fu distratta da un vecchio signore,  professore di latino che vedendo la tromba pronta allo squillo citò  Ennio, il grande padre della lingua latina:  nel verso “At tuba terribili sonitu taratantara dixit («la tromba con terribile suono disse taratantara») ma non suonò;

questo fatto a cui assistette gli venne in mente quando i giornali del tempo, era il 2016, riportavano la notizia di una poliziotta di Genova che durante una manifestazione degli operai dell’Ilva si tolse il casco e diede la mano gli scioperanti. Non c’era bisogno di cariche di polizia né, dall’altro lato, di gettare pietre verso gli agenti. La storia continua…….

Franco Vitale

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